Casa Vinicola Criserà. Nata alla fine del 1800, la Casa Vinicola Criserà vanta una lunga tradizione familiare di amore e dedizione alla propria terra, al culto della vigna e del buon vino. Una famiglia calabrese di antiche tradizioni, profondamente radicata nei valori piu’ autentici, che ha tramandato per quattro generazioni, fino ad arrivare ad oggi, realtà aziendale in piena espansione.
L’azienda Criserà per vocazione oltre che per mestiere, dopo anni di sperimentati affinamenti si propone sul mercato con una gamma di vini IGT dalla natura ben definita, contraddistinti da un carattere forte e da grande finezza ed eleganza. Mantenendo un’ottica mirata alla genuinità, all’impegno nel selezionare vitigni autoctoni di qualità, oggi si avvale delle più moderne tecnologie per raggiungere livelli di elevata competitività e ricerca standard qualitativi sempre più adeguati alla domanda del mercato globale. Ciò ha consentito ai vini Criserà di ottenere premi e riconoscimenti nazionali ed esteri oltre che di essere valorizzati nelle più importanti Guide enogastronomiche. La filosofia delle Cantine Criserà si esprime nel contatto personale con i clienti italiani ed esteri, graditi ospiti nelle strutture aziendali, dove possono degustare la vasta gamma di vini che la cantina produce”.
In Calabria il culto della vite ha origini antichissime, antecedenti al 744 a.C. quando sulle sue coste orientali vi approdarono i greci che la battezzarono col nome di Enotria, il cui significato deriva dalla radice greca οινος. “Terra del vino” era il termine con cui gli antichi Greci conoscevano la Calabria. I vini calabresi vantano un illustre passato di grande celebrità che raggiunse l’apice quando furono offerti come dono agli atleti vittoriosi alle gare olimpiadi. Vini robusti di alta gradazione e resistenti ai viaggi, i vini calabresi erano avviati al mercato Mediterraneo dai porti di Sibari Crotone e Locri. Nell’antico porto di Sibari veri e propri enodotti (wines ways) facilitavano il trasporto del vino che veniva caricato in anfore di terracotta ed esportato dai romani in tutto il mondo conosciuto di allora”.